COMUNICATO STAMPA
CAGLI (PESARO e URBINO). Qualità del progetto e identità locale, sono le linee guida per la valorizzazione del patrimonio naturale e urbano esistente nella provincia di Pesaro e Urbino e
nell’Unione Montana. Luoghi che narrano le nostre origini e di cui è necessario mantenere vive le peculiarità territoriali attraverso la loro salvaguardia attiva. Adottando efficaci politiche di crescita che passano attraverso il recupero, la ricostruzione, la risignificazione e il riuso dei beni, e la migliore connessione dei siti per un’efficiente accoglienza e inclusività.
Questo passa attraverso l’intersezione di saperi, strumento chiave nei processi di trasformazione, e connaturati all’interdisciplinarità della formazione dell’architetto. Il quale dovrà approfondire la conoscenza delle esigenze sociali e abitative di committenti e futuri fruitori di beni, permanenti o temporanei, per il rilancio dei luoghi d’intervento, avendo come obiettivo il benessere del vivere, stimolo ad un’attrattività turistica e di popolamento, quindi di produttività economica. Su queste tematiche, sabato 13 dicembre, presso la Sala del Ridotto del Teatro di Cagli, si è articolata la giornata conclusiva dell’anno 2019 per gli architetti della provincia di Pesaro e Urbino, introdotta e moderata dal Presidente dell’Ordine arch. Alessandro Ceccarelli. Strumenti e proposte sono state avanzate durante il mattino, in particolare, il Sindaco di Cagli Alberto Alessandri pone in evidenza il laboratorio di cooperazione attivo tra i comuni dell’area interna Catria e Nerone e il vicesindaco Benilde Marini descrive l’asse di sviluppo economico locale attraverso la cultura. Giornata in collaborazione con l’Università Politecnica delle Marche che ha introdotto innovativi approcci alla conoscenza del patrimonio e comunicazione applicata sul territorio, con l’intervento della Prof.ssa Maddalena Ferretti, e il lavoro del Prof. Paolo Clini i DCE NextOne volto alla valorizzazione culturale e turistica della Via Flaminia, resa attiva da Maps con Adolfo Ciuccoli operatore nel turismo. Laura Sabbatini ha condiviso modelli di approcci alla ricettività diffusa. Il pomeriggio visita alla città a cura dell’arch. Sandro Sabbatini, seguita dall’assemblea degli iscritti. L’evento più atteso, che ha emozionato tutti i partecipanti, è stata La Lectio dell’architetto Gianni Lamedica, tra modernità e identità locale, in cui l’autore ha raccontato tutta la sua opera, maturata attraverso l’incessante e dedita ricerca progettuale, con omaggi ai maestri: Le Corbusier, Louis I. Kahn, Giovanni Michelucci. Un progettista raffinato e fertile, che ha interpretato la funzione, facendo
diventare protagonista la forma e la luce, guida nel disvelarsi di nuovi spazi, civili e sacri, pensati sempre in una visione ampia di collettività. Profonda la cura del paesaggio nell’unisono incontro fra materia naturale e artificiale, e l’interesse verso l’uomo e il vivere i luoghi in tutti i tempi della sua vita.Premiato dai colleghi, Lamedica, afferma che ciò che si realizza è l’ombra del sogno, ed ha trasferito ai più giovani e condiviso con i coetanei la passione per l’arte dell’architettura, attraverso i racconti di una carriera durata cinquanta anni, e attualmente oggetto di studio presso l’Università Politecnica delle Marche. Un percorso fra architetture religiose, residenze, centri urbani ed urbanistica, che si è concluso con le parole del Prof. Antonello Alici, e l’apertura della mostra a lui dedicata presso Palazzo Mochi Onori che si potrà visitare fino al 6 febbraio. Aperta tutti i sabati e le domeniche, più i festivi e infrasettimanali, dalle ore 15:00 alle ore 19:00, chiusa i giorni del 25 dicembre e 1 gennaio.
Valentina Radi c/o Ordine degli Architetti PPC di Pesaro e Urbino